Katia Cividini
Psicologa e Psicoterapeuta

Formazione ed Esperienza Professionale

Mi sono laureata in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e specializzata in Psicoterapia Sistemico Relazionale presso il Centro Milanese di Terapia della Famiglia. Ho arricchito la mia attività terapeutica formandomi nell’elaborazione di ricordi ed eventi traumatici secondo il protocollo EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).

Ho collaborato con il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell’Università di Bologna in progetti rivolti all'autonomia e all'indipendenza personale e sociale di persone con bisogni speciali, con attenzione all’intero nucleo familiare e supporto alla genitorialità.

Grazie a Fondazione Vidas, ho avuto la possibilità di fare esperienza e formazione nel campo delle cure palliative per accompagnare psicologicamente malati oncologici terminali; offrire sostegno psicologico ed elaborazione del lutto a familiari; gestire incontri di supervisione a operatori socio-sanitari, in ottica di prevenzione del burn-out.

Presso il Centro TIAMA (Traumi dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Maltrattamenti e Abusi) di Milano e il Consultorio Familiare di Mortara mi sono avvicinata alle tematiche riguardanti la tutela minorile, la valutazione delle competenze genitoriali e il recupero della genitorialità, all’interno della complessità delle problematiche poste dalla valutazione del minore nei contesti di abuso, maltrattamento fisico e/o psichico, violenza assistita o agita, separazione conflittuale.

Sono impegnata nel campo della Psicologia Giuridica e delle Consulenze Tecniche di Parte (CTP), con particolare attenzione al contesto minorile, alla valutazione del danno biologico di natura psichica, al mobbing e allo stalking.

Insieme al Consultorio Familiare di Mortara, ho partecipato a progetti di prevenzione di educazione alla sessualità e affettività in varie scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio lomellino.

Ora realizzo e conduco progetti e corsi con finalità la promozione del benessere, l’aumento di autostima, assertività ed empowerment, collaborando con il Comune di Vigevano e la Biblioteca Civica “Lucio Mastronardi” di Vigevano.

Per Bluform s.r.l. sono responsabile della docenza di corsi di formazione rivolti ad aziende.

Sono Socia Fondatrice dell’Associazione di Promozione Sociale “Idealmente Sonda Più – Psicologia e Benessere” di Vigevano, costituita con lo scopo di promuovere il benessere psicofisico, la salute e prevenire il disagio in ogni sua forma ed età.

Esercito privatamente l’attività di psicoterapeuta, rivolta a minori e adolescenti, adulti, coppie e famiglie.

Psicoterapia Sistemico Relazionale

Il mio metodo di lavoro si basa su un approccio sistemico relazionale. Tale approccio legge il comportamento della persona focalizzando l’attenzione sull’ambiente in cui essa è cresciuta e vissuta, sul sistema familiare, sulla rete di relazioni significative di cui egli è stata ed è parte. Questo porta a mettere in secondo piano i sintomi e le diagnosi, a favore di una visione del mondo più complessa, in cui il sintomo non è la causa di disagio e sofferenza, ma l’effetto di una fatica nata all’interno di relazioni più significative.

L'intervento terapeutico si basa sull’osservazione delle modalità relazionali della persona e mira a modificare, attraverso un processo di co-costruzione tra terapeuta e individuo, i modelli disfunzionali presenti nel contesto entro il quale il disagio è emerso, stimolando le risorse dell’intero sistema di riferimento.

Nell’incontro con la persona, è per me fondamentale creare un clima non giudicante, di grande rispetto e di ascolto partecipe della sua storia, nell’idea che il sintomo portato sia stato il modo migliore che quella persona ha trovato, fino a quel momento, per risolvere un problema.

La terapia sistemico relazionale vuole riattivare un percorso di evoluzione aiutando la persona a sviluppare le proprie risorse celate dal malessere, sperimentare nuove possibilità, nuove modalità di comunicazione, nuovi modi di vedersi e di vedere l’altro, nuovi progetti di vita, stimolandola ad assumere un ruolo attivo e responsabile nella costruzione del proprio percorso di crescita.

La terapia non può cambiare i fatti concreti di vita, ma può aiutare la persona ad attribuirgli significati nuovi e più funzionali. L'interesse è volto al cambiamento della visione del mondo del soggetto, cioè al cambiamento delle sue premesse, accompagnandolo nella rilettura della storia che porta.

Il terapeuta ha il compito di comprendere, insieme al soggetto, quali significati e funzioni esprime quel sintomo e attraverso quali modi alternativi e meno dolorosi si possono rinnovare i legami, rinegoziare gli accordi e rivedere i propri modelli, senza patologizzare le crisi, ma inserendole in una trama di senso.
Il disagio, infatti, spesso nasce dal rimanere legati a vecchi schemi relazionali che non si conciliano più con la situazione attuale oppure dalla fatica ad assolvere a compiti evolutivi ritenuti troppo gravosi ed emotivamente insostenibili.

Quando si cerca di resistere al cambiamento si spegne la nostra spinta vitale, si blocca l’energia che porta l’uomo alla piena realizzazione del proprio sé e si genera sofferenza.
Il percorso terapeutico stimola la ristrutturazione del mondo concettuale ed emozionale della persona, ponendola nella condizione di osservare le difficoltà e le situazioni da un altro punto di vista e ampliando le sue possibilità di scelta.