Katia Cividini - Psicologa e Psicoterapeuta Terapia dell'infanzia e dell'adolescenza

La finalità della consulenza psicologica durante l’infanzia e l’adolescenza è quella di fornire sostegno ai genitori attraverso risposte mirate alle difficoltà che stanno vivendo i propri figli e di mettere in atto interventi adeguati alla loro risoluzione.

I possibili disagi che si presentano in questa fase della crescita e che possono compromettere il benessere psico-fisico del minore e dell’intera famiglia sono svariati e possono comprendere disturbi del linguaggio, disturbi del controllo sfinterico, disturbi del sonno, disturbi delle funzioni cognitive, disturbi del comportamento, disturbi dell'attenzione e iperattività, ansia, comportamenti fobici, condotte ossessive e compulsive, disturbi psicosomatici, disturbi alimentari, disinvestimento scolastico, uso e abuso di sostanze, tentato suicidio.



Psicologia dell’infanzia

Lo sviluppo del bambino è fortemente influenzato dal contesto e dall’ambiente in cui il bambino cresce: un ambiente supportivo e ricco di opportunità favorirà l’espressione delle sue potenzialità.

Le figure adulte di riferimento svolgono quindi una funzione centrale nel percorso di crescita del bambino, attraverso la loro capacità di rispondere adeguatamente alle molteplici esigenze di sviluppo del figlio, sia fisiche sia psicologiche.

La qualità delle relazioni familiari, tra i genitori stessi e tra genitori e figlio, e il clima emotivo che permea l'ambiente familiare, sono fattori che influenzano in modo preponderante il percorso evolutivo del bambino. Relazioni familiari disturbate o problematiche rappresentano un fattore di rischio che non deve essere sottovalutato. Un ambiente familiare sereno è di fondamentale importanza per uno sviluppo equilibrato del bambino. Se il clima familiare è teso, se vi sono difficoltà e conflitti ai quali non si trova soluzione, il bambino ne soffre e ne risente.

Anche se un individuo è un insieme di fattori di tipo biologico, genetico, ambientale interrelati fra loro, i contesti nei quali il bambino è calato rivestono un'importanza cruciale per un suo armonioso sviluppo psicologico, in particolare l’ambiente familiare e le relazioni che intercorrono nel nucleo.

Un clima emotivo negativo all’interno della famiglia, relazioni disturbate e conflitti familiari, incidono negativamente sul benessere del bambino, così come pure avvenimenti traumatici e problemi riferibili a contesti esterni a quello familiare.

Le manifestazioni di disagio che si possono verificare durante l’infanzia si esprimono in maniera differente secondo l'età e l'organizzazione del sistema familiare, ma privilegiano comunque i canali comportamentali o somatici. Non è infrequente quindi che il bambino manifesti la propria sofferenza attraverso sintomi fisici, in quanto non possiede gli stessi canali di espressione degli adulti.

Numerosi sono sin dalla primissima infanzia i sintomi di tipo psicosomatico, come vomito, eczema, dolori addominali, enuresi, asma, cefalea, emicrania, disturbi del sonno, dolori agli arti.

L'apparire e il persistere di un sintomo psicosomatico può quindi essere il segno di una sofferenza psicologica del bambino che va opportunamente indagata rivolgendosi a uno specialista. Lo psicologo psicoterapeuta a orientamento sistemico relazionale è particolarmente indicato per i disagi in età evolutiva. Le finalità dell’intervento terapeutico sono quelle di liberare il bambino dal suo disagio, risolvere le difficoltà in atto e aiutare a far emergere le potenzialità di ogni membro del nucleo per ristabilire armonia e benessere personale e familiare.



Psicologia dell'adolescenza

Le molte e rapide trasformazioni che avvengono a livello fisico, fisiologico e psicologico fanno dell'adolescenza un periodo particolarmente complesso che porterà l'adolescente ad acquisire un'identità adulta, ad avere una vita autonoma e un proprio progetto di vita al di fuori della propria famiglia. Questi processi maturativi agiscono congiuntamente determinando, anche sul piano comportamentale, vistosi cambiamenti non sempre facili da comprendere.

Sul piano fisico e fisiologico l'adolescente è alle prese con la tempesta ormonale che muterà rapidamente il suo corpo e che lo condurrà alla maturazione sessuale. Sul piano psichico avviene il passaggio dal pensiero concreto a quello formale e si sviluppano nuove raffinate capacità mentali, come quella di ragionare per ipotesi astratte e di riflettere sul proprio pensiero. Lo sviluppo affettivo e relazionale vedono l’adolescente impegnato a rapportarsi e confrontarsi con i coetanei, a far parte di un gruppo, a modificare la relazione con i genitori e gli adulti di riferimento, a cercare un possibile partner. Sul piano comportamentale manifesterà cambiamenti e atteggiamenti non sempre facili da comprendere, legati alla necessità di sperimentarsi per crescere. In questa fase del ciclo di vita, importante è la ricerca di fonti esterne di confronto e identificazione, come il gruppo dei pari e il conseguente aumento del tempo trascorso fuori casa; compare un atteggiamento a volte critico, contestatore, oppositivo, sfidante, nei confronti dei genitori e delle figure adulte di riferimento e la compresenza di atteggiamenti che segnalano, ancora e comunque, il bisogno di riferirsi e appartenere al nucleo familiare.

Si tratta di un periodo non facile e faticoso che può mettere la famiglia a dura prova, alla ricerca di nuovi equilibri. La molteplicità dei comportamenti dell'adolescente giustifica spesso la difficoltà nei genitori di distinguere tra un comportamento che desta preoccupazione, ma che fa comunque parte di un percorso di crescita e un altro che segnala, invece, la presenza di un disagio e che richiede l'intervento di un esperto.

Una psicoterapia sistemico relazionale è particolarmente indicata per affrontare e comprendere le difficoltà dell'adolescenza. Le modalità di intervento variano a seconda dello specifico caso; possono altresì variare anche lungo il percorso del caso medesimo e la presa in carico può essere familiare, individuale o genitoriale.

Il contesto familiare ha un'importanza determinante nel percorso di crescita. La qualità e le modalità delle relazioni familiari, il clima emotivo che permeano la famiglia, sono fattori che influenzano in modo importante il percorso evolutivo dell'adolescente. Relazioni familiari disturbate o problematiche rappresentano un fattore di rischio che non deve essere sottovalutato.

Il disagio sperimentato dall’adolescente può manifestarsi attraverso alcuni comportamenti che mirano a violare e trasgredire le regole o provocare in modo forte gli adulti di riferimento, come fughe da casa, furto, uso e abuso di sostanze, violenza, comportamenti autolesionistici, tentato suicidio, ricerca eccessiva del rischio, incidenti ripetuti, menzogna ricorrente. Altre forme di disagio si manifestano tramite chiusura alle relazioni, isolamento, solitudine, mancanza di amicizie, paure e timidezza eccessive, apatia, noia e svogliatezza persistenti, trascuratezza nell'igiene personale e nell'abbigliamento, scarsa autostima, ansia e attacchi di panico, rifiuto della scuola o assenze prolungate, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno o dell’alimentazione.